Impianto fotovoltaico

Impianto fotovoltaico
L'impianto fotovoltaico è un metodo di raccolta e produzione di energia elettrica che sfrutta l'energia solare. Oltre a essere ecosostenibile, è anche conveniente, in quanto permette di risparmiare fino al 40% sulla bolletta, e, attraverso il cosiddetto scambio sul posto, anche di guadagnare.
impianto fotovoltaico

Indice dei contenuti

Quindi se stai pensando di ristrutturare casa ti consigliamo vivamente di valutare l’installazione di un impianto fotovoltaico.

COME È FATTO UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Un impianto fotovoltaico è costituito da una serie di moduli

I pannelli fotovoltaici

Si tratta di “pannelli” composti da celle fotovoltaiche – dispositivi realizzati in materiale sensibile alla luce –  in grado di convertire l’energia solare in energia elettrica.
I pannelli fotovoltaici non sono tutti uguali. A seconda infatti della struttura che compone la cella, avremo:

Pannelli fotovoltaici monocristallini, costituiti da un solo cristallo di silicio purissimo
Pannelli fotovoltaici policristallini, composti da più microcristalli di silicio fusi insieme
Pannelli fotovoltaici in silicio amorfo, una forma di silicio non cristallino

Il primo tipo di tecnologia è il più efficiente, ma anche il più costoso. Il rendimento dipende infatti dalla purezza del cristallo, che nel caso del secondo tipo d’impianto è inferiore (a fronte, però, di un costo più basso). Il silicio amorfo, invece, è più flessibile del cristallino ma offre una resa sensibilmente minore (fino al 16% per il monocristallino contro i 6-8% del silicio amorfo); ciò significa che sarà necessaria più superficie per ottenere un impianto fotovoltaico ugualmente efficiente.

Altrettanto importante è la distinzione tra: pannelli fotovoltaici ad isola (o stand-alone) e quelli connessi in rete (grid-connected). I primi non sono legati ad una rete elettrica; l’energia che producono viene consumata al momento oppure al bisogno (nel caso in cui siano associati ad un accumulatore). I pannelli fotovoltaici del secondo tipo, invece, sono collegati sia all’impianto privato che ad una rete elettrica di distribuzione.

Gli Inverter

Altra parte integrante di un impianto fotovoltaico sono gli inverter, che hanno il compito di trasformare la corrente continua in corrente alternata ad uso domestico.

Il contatore

Solitamente, i contatori installati sono due. Oltre a quello che misura l’energia elettrica prodotta, ce n’è un altro, detto bidirezionale, che tiene traccia dell’energia immessa dall’impianto nella rete e dell’energia utile all’autoproduzione.

La batteria d’accumulo

La batteria d’accumulo, è un elemento opzionale che permette di conservare l’energia prodotta e non consumata istantaneamente per poterla utilizzare quando serve. Vedremo comunque nel dettaglio in seguito come funziona un impianto fotovoltaico con accumulo.

Strutture di supporto ai tetti piani

Si tratta di strutture che vengono utilizzate nel caso in cui si decida di installare un impianto fotovoltaico su un tetto piano per far sì che i pannelli siano inclinati di 30° in modo tale da intercettare meglio i raggi solari.

COME FUNZIONA UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Ciascun pannello fotovoltaico, dunque, genera corrente. In pratica, non appena l’impianto riceve energia solare, grazie alle celle che la convertono in energia elettrica, gli inverter la trasformano in corrente alternata. L’elettricità passa così attraverso i contatori, che alimentano le prese elettriche per l’utilizzo in casa.
Per essere efficiente, è importante che l’impianto sia esposto a sud e che i pannelli vengano inclinati di 30°. L’energia prodotta da un impianto fotovoltaico, dipende però anche da altri fattori, dal loro stato di mantenimento, dalla località di installazione e dalle condizioni dell’irraggiamento solare, che, in alcuni casi, sono dovute alle condizioni meteorologiche. Un pannello solare di potenza nominale pari a 960W, produrrà, al giorno, una media di 2,85 kWh, se installato a Milano, e di 3,56 kWh se a Palermo. In linea di massima, per produrre 3 kWh sono sufficienti circa 15 moduli da 200-220 Watt.

FOTOVOLTAICO CON ACCUMULO

L’impianto fotovoltaico con accumulo è più efficiente di quello classico e consente anche un maggiore risparmio. Fino a qualche anno fa l’energia prodotta doveva essere consumata istantaneamente. Non era infatti possibile accumulare l’energia elettrica inutilizzata prodotta durante il giorno, ma era necessario immetterla nella rete elettrica e venderla al GSE ossia la società che gestisce la distribuzione pubblica per conto dello Stato (il cosiddetto ″scambio sul posto″).

Oggi, invece, collegando il proprio impianto fotovoltaico alle batterie d’accumulo, è possibile immagazzinare l’energia non consumata istaneamente per sfruttarla quando serve. In questo modo si può coprire fino all’80% del fabbisogno energetico giornaliero, la cui gran parte avviene proprio dopo il tramonto.

COME DIMENSIONARE ED OTTIMIZZARE IL RENDIMENTO DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Per dimensionare correttamente un impianto fotovoltaico, bisogna considerare due aspetti: quello tecnico e quello economico. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, l’installatore dovrà far riferimento al consumo medio dell’utenza e al fattore di ombreggiamento, disponendo così il generatore e gli accumulatori adatti per quel determinato tipo di impianto. A questo proposito, è possibile far riferimento a più specifiche tipologie di impianto:

  • Gli impianti orientabili: si muovono su uno o più assi ″seguendo″ l’andamento del sole, sfruttando così al massimo l’irraggiamento. Richiedono manutenzione continua e hanno un costo iniziale maggiore.
  • Gli impianti a concentrazione: si tratta di una nuova tecnica (detta ″i cento soli″) che permette di aumentare, attraverso sistemi di specchi e lenti, il rendimento di ciascuna cella. Presenta ancora diverse sfide, come i costi elevati dei dispositivi e un sistema di raffreddamento.
  • Sistemi per alimentazione diretta: fanno parte di questa categoria ad esempio le calcolatrici solari. L’energia non può essere immagazzinata ma viene direttamente consumata.

Per sfruttare al meglio un impianto fotovoltaico, potrebbe essere utile sostituire i classici termosifoni e condizionatori con sistemi di riscaldamento e raffreddamento a pompa di calore. Discorso simile per la caldaia elettrica, la caldaia ibrida a condensazione e il piano cottura a induzione, che consentono di sfruttare al massimo l’energia elettrica proveniente dal pannello fotovoltaico eliminando del tutto o quasi l’uso del gas metano, abbattendo così i costi anche per l’erogazione dell’acqua calda sanitaria. Inoltre, utilizzando grandi elettrodomestici come lavatrice e lavastoviglie, durante il giorno, si riduce il quantitativo di energia non consumata.

CHE PRATICHE SERVONO PER REALIZZARE UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

L’installazione prevede, innanzitutto, una fase di progettazione, che include la realizzazione del preventivo e di un sopralluogo tecnico. Il titolare dell’impianto dovrà informarsi su quelle che sono le autorizzazioni necessarie per l’avvio dei lavori; un impianto fotovoltaico deve infatti essere installato seguendo specifiche norme tecniche, ecco perché è necessario affidarsi a professionisti per il disbrigo delle pratiche edilizie necessarie che possono variare da comune a comune. In alcuni comuni è infatti richiesta la paesaggistica che invece non è richiesta in altri.

Dopodiché, dovrà inoltrare al gestore di rete locale il progetto, allo scopo di richiedere la connessione alla rete e indicare se vuole godere dell’opzione di scambio sul posto. Ricevuti dal gestore il preventivo economico e una stima dei tempi di realizzazione, il proprietario s’impegna a pagare una quota per accettazione e, dopo l’installazione dell’impianto, a inoltrare al gestore una comunicazione che indichi la fine dei lavori.

Per impianti superiori ai 20 kW che non immettono energia nella rete, sarà necessario inoltrare anche denuncia dell’apertura dell’officina elettrica all’Ufficio Tecnico di Finanza (UTF). Al termine dei lavori, infine, quando il gestore si renderà disponibile per il collaudo dell’impianto, il titolare avrà 60 gg di tempo per effettuare, per via telematica dal sito del GSE, la richiesta per lo scambio sul posto.

COSTO IMPIANTO FOTOVOLTAICO

I costi di un impianto fotovoltaico includono diversi elementi: innanzitutto il materiale scelto. Sarà poi necessario aggiungervi quelli per l’installazione e la manutenzione, (utile a rendere l’impianto efficiente nel tempo), oltre a quelli per il disbrigo delle pratiche e per l’assicurazione, quest’ultima necessaria a proteggere il proprio investimento sia dal furto che dai danni accidentali, anche quelli causati dalle condizioni atmosferiche.

Ma in linea di massima, un impianto fotovoltaico da 3kW senza accumulo può costare intorno agli 8.000 euro, che diventano 14.000 euro per 6kW. Per gli accumulatori, bisognerà aggiungere dai 4.000 ai 6.000 euro in più alla spesa finale.

AGEVOLAZIONI FISCALI PER IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Fino al dicembre 2019, installare un impianto fotovoltaico consente di beneficiare di una detrazione fiscale del 50%. In pratica lo Stato ″restituisce″ la metà delle spese sostenute, per i successivi 10 anni, attraverso sgravi fiscali sull’IRPEF. Un vantaggio che riguarda, dunque, solo persone fisiche, mentre aziende ed attività commerciali hanno la possibilità di sfruttare di un ammortamento del 130%, se l’impianto è classificato come bene “mobile”, con un coefficiente di ammortamento ordinario del 9%″. Per condomini e strutture ricettive, si parla di un 75%, per impianti fotovoltaici che alimentino le utenze comuni, se installati all’interno di un piano di ristrutturazione o riqualificazione edilizia. Se infine l’installazione dell’impianto fotovoltaico rientra tra le opere poste in essere in un contratto d’appalto, si può godere dell’IVA al 10%.

IN QUANTI ANNI È POSSIBILE RIENTRARE DALL’INVESTIMENTO

Grazie ai vantaggi della detrazione IRPEF, agli introiti derivanti dallo scambio sul posto ed al risparmio sulla bolletta, in molti casi è possibile rientrare dal proprio investimento entro 5 anni. In questi giorni, vista la liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica, diverse compagnie elettriche promozioni che offrono delle agevolazioni molto interessanti sia sull’installazione

IL FOTOVOLTAICO CONVIENE? I VANTAGGI DELL’IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Tramite il fotovoltaico si può risparmiare fino all’80% sulla propria bolletta. Un vantaggio che si riflette in un guadagno se si predilige la formula dello scambio sul posto, L’impianto aumenta inoltre il valore del proprio immobile e si traduce anche in sostenibilità ambientale. Per ogni kWh prodotto, infatti, si evita di immettere nell’ambiente ben 700 gr di CO2.

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