Quanto costa ristrutturare casa

Quanto costa ristrutturare casa
Vuoi sapere quanto costa ristrutturare casa? Scopri tutte le voci di costo che dovrai affrontare se deciderai di ristrutturare la tua casa.
quanto costa ristrutturare casa

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Ristrutturare casa è una soluzione molto spesso conveniente, tuttavia bisogna tenere in considerazione alcuni fattori per avere un’idea chiara delle spese da affrontare. Occorre valutare lo stato dell’immobile, il pregio delle finiture che si vogliono affrontare e se si devono rifare o meno gli impianti. In secondo luogo i costi delle ristrutturazioni cambiano a seconda della città e della Regione dove si trova l’immobile.

QUANTO COSTA RISTRUTTURARE CASA E QUANDO CONVIENE FARLO?

In media si spendono 32.000 euro per ristrutturare completamente un appartamento di 70 metri quadrati, però le spese effettive possono salire o diminuire in base alla ditta edile di riferimento e alla zona. Ad esempio a Catanzaro i costi sono di circa 29.000 euro, mentre a Trento si arriva a 35.000 euro. Un altro aspetto da considerare per determinare la convenienza della ristrutturazione consiste nel costo di ogni lavorazione al metro quadro. Per questo motivo si consiglia di contattare almeno tre ditte specializzate affidabili e confrontare i preventivi, verificando anche quali sono i servizi offerti e i materiali utilizzati. Infine è bene aggiungere sempre al preventivo una maggiorazione del 10%. Infatti capita spesso che i costi previsti vengano sforati a causa di eventuali imprevisti o variazioni in corso d’opera.

COSTI RISTRUTTURAZIONE CASA: TUTTE LE SPESE CHE DOVRAI AFFRONTARE

Quando si effettua una ristrutturazione casa completa si mettono in opera diversi interventi che rappresentano varie voci di spesa e che insieme determinano il costo totale dei lavori. Occorre quindi sapere con esattezza quali interventi sono necessari e quantificarli in maniera appropriata. Possiamo riassumere le principali voci di costo in:

  • opere di demolizione e ricostruzione;
  • rifacimento degli impianti;
  • messa in posa di pavimenti e rivestimenti;
  • infissi interni ed esterni;
  • smaltimento delle macerie.

Altre voci di costo sono:

  • oneri burocratici (diversi in base al Comune);
  • spese tecniche + contributi previdenziali per i tecnici (4%);
  • Iva al 22% sulle spese tecniche;
  • Iva al 10% sulla realizzazione delle opere.

Costo di demolizione pareti e di costruzione di nuove pareti

La demolizione delle incide poco sulle spese di una ristrutturazione perché ha un basso costo al metro quadro, anche se l’incidenza varia a seconda del materiale da rimuovere. Le spese di manodopera è più alta nel caso di pareti in calcestruzzo armato in quanto più resistente rispetto ai mattoni forati. La scelta dei materiali per la costruzione delle nuove pareti è influenzata dal contesto e dal fatto che debba contenere impianti o meno. In genere si opta per soluzioni in muratura o in calcestruzzo quando le superfici richiedono un’ulteriore finitura e devono essere solide. Invece il cartongesso è l’ideale per le pareti divisorie e consente una posa più rapida dei cavi elettrici. La demolizione delle pareti comporta costi che partono da 40 euro al metro quadrato, che comprendono anche lo smaltimento delle macerie. Invece la ricostruzione richiede 50 euro a mq per soluzioni in cartongesso e 40 euro a metro quadro per quelle in laterizio.

Costo dei nuovi pavimenti interni

Il costo dei nuovi pavimenti dipende essenzialmente dal materiale utilizzato. Infatti il range è molto ampio: si parte da 10 euro al metro quadrato per superare i 100 euro. Le superfici in gres porcellanato partono da 20 euro a mq per le piastrelle di formato e texture standard, ma possono salire a 35 euro nel caso di formati e texture più particolari, come ad esempio le piastrelle finto legno. Bisogna comunque tenere a mente che se si deve posare un nuovo massetto, si aggiunge una voce di spesa di 60 euro al metro quadro per l’intervento e la manodopera. I parquet partono da 30 euro a mq, ma si sale fino a 60 euro quando si usa legno massello ed essenze pregiate, come il noce. Le soluzioni prefinite sono molto più facili da posare ed economiche. Risultati unici si ottengono con le pavimentazioni in resina, che consentono la posa direttamente sul pavimento preesistente. In questo caso occorre ricorrere a manodopera specializzata e la spesa media è di 70 euro al mq.

Costo porte interne

Una porta a battente in laminato di media qualità si aggira sui 250-300 euro: si tratta della soluzione più diffusa e che consente di unire resistenza, convenienza ed estetica. I modelli economici partono da 70-80 euro, ma sono di qualità inferiore. Molte sono a soffietto in quanto adottano pannelli leggeri in pvc o alluminio che si chiudono uno sull’altro. Le ante scorrevoli permettono di ottimizzare lo spazio, però si devono aggiungere circa 100 euro per il telaio di movimentazione. Invece le porte a scrigno richiedono una spesa di almeno 500 euro, compresi anche montaggio e realizzazione della struttura in cartongesso. Più il modello è personalizzato e maggiori sono le spese. Il costo medio di una porta blindata è di circa 1.800 euro, montaggio compreso.

Costo di nuovi serramenti esterni

I serramenti esterni in pvc e alluminio hanno più o meno gli stessi costi e sono molto resistenti, mentre quelli in legno sono molto belli, hanno un prezzo maggiore e necessitano di manutenzione periodica. In genere si punta per finestre a battente coibentate, così da poter eliminare le dispersioni energetiche e ridurre le spese per riscaldamento e climatizzazione. In questo caso è possibile fruire delle agevolazioni per gli interventi di riqualificazione energetica. In genere occorre preventivare una spesa di 300 euro per finestra. Le tapparelle sono sistemi oscuranti molto apprezzati in sostituzione delle persiane e partono da 18 euro al mq per quelle in pvc a 25 euro al mq per i modelli in alluminio. Spesso si decide anche di installare zanzariere verticali per balconi, il cui costo parte da 30 euro al mq.

Costo impianto idraulico

Gli impianti idraulici sono sempre la spesa maggiore delle ristrutturazioni in quanto comprendono notevoli costi di manodopera e di demolizione delle strutture edili per il passaggio dei tubi. La misurazione dei costi avviene a punto acqua, ognuno dei quali necessita di 300 euro. Tuttavia questi interventi alzano del 30% il costo al metro quadro della ristrutturazione. Il collegamento dell’impianto idrico con quello termico può avvenire attraverso termosifoni o con serpentine e pannelli radianti per un riscaldamento a pavimento. Il costo medio di un calorifero è di 250 euro, a cui aggiungere le spese per l’installazione e 1.000-1.500 euro per la caldaia. Invece la soluzione a pavimento costa dai 70 ai 110 euro al metro quadro, ma permette di ottimizzare i consumi e di ammortizzare le spese nel medio periodo. In alternativa è possibile optare per un sistema di raffrescamento che effettui anche il riscaldamento invernale. In questo caso è possibile optare per un sistema a pavimento che svolga entrambe le funzioni o per l’installazione di condizionatori a soffitto. I tecnici installatori devono rilasciare la certificazione di conformità degli impianti alle normi vigenti che regolano il settore.

Costo impianto elettrico

Il costo dell’impianto elettrico certificato è di 60 euro a punto luce, quindi occorre valutare con attenzione quanti fonti luminose e prese vengono previste. Al tempo stesso bisogna considerare il fatto che l’integrazione di soluzioni domotiche faccia lievitare notevolmente la spesa finale. Inoltre è possibile aggiungere l’installazione di un sistema antifurto per aumentare la protezione dell’abitazione. Il costo dipende dalla soluzione adottata e dal livello tecnologico.

Costo ristrutturazione bagno

Il costo della ristrutturazione del bagno varia se si sostituiscono solo i sanitari o se si posano anche nuove tubature. In linea di massima l’acquisto dei sanitari si aggira sui 900-1000 euro, più 500 euro per la posa e almeno 300 euro per la rubinetteria. Quindi occorre considerare anche i rivestimenti e la pavimentazione, valutando sia la resa estetica che la sicurezza del risultato: infatti le superfici devono essere impermeabili e antiscivolo.

Costo per intonaco e pitturazione

L’intonaco e la tinteggiatura ad acqua due mani in colore chiaro costa circa 45 euro al mq, però i prezzi salgono in caso di tinte diverse o di pitture particolari. Per quanto riguarda i rivestimenti verticali la posa costa 40 euro a mq, a cui aggiungere la spesa per i materiali.

Costi di smaltimento macerie ed oneri discarica

In genere la ditta edile si occupa dello smaltimento delle macerie e del trasporto in un’apposita discarica. Di conseguenza questa voce di costo è già compresa nelle spese per la demolizione delle strutture edili preesistenti.

Parcella architetto o del tecnico incaricato

Non bisogna mai dimenticare le spese tecniche perché la ristrutturazione si basa sul progetto di un architetto o un geometra. Il nostro consiglio resta sempre quello di rivolgersi ad un tecnico che sia esterno all’impresa di costruzioni, in modo tale da avere la garanzia di un professionista super partes che faccia i vostri interessi nei confronti dell’impresa. Di solito le parecelle dei un geometri o degli architetti per gli interventi di ristrutturazioni edilizie sono valutate in proporzione rispetto al preventivo dei lavori, in base alle attività da svolgere. Per una ristrutturazione completa si applica una percentuale tra il 7% e il 9%.

Oneri per ristrutturazione

Gli oneri burocratici variano in base al luogo dove sorge l’immobile e al tipo di intervento. Sono:

  • la pratica di CILA e i diritti di segreteria il cui costo va dai 150 ai 400 euro a seconda del Comune competente per territorio;
  • la pratica per la nuova segnalazione certificata di gibilità, con una spesa tra i 150 e i 400 euro, più due marche da bollo da 16 euro;
  • gli oneri di occupazione di suolo pubblico quando la ditta edile occupa una parte di marciapiede o di strada per il cantiere o il carico e scarico dei materiali. Si va dai 2 ai 5 euro per metro quadro al giorno in base al Comune e alla zona della città in cui si trova l’immobile;
  • la variazione catastale quando si modifica la disposizione delle stanze o il volume dell’abitzione. In media si spende tra i 300 i 400 euro.

Computo metrico ristrutturazione: il miglior modo per sapere quanto costa ristrutturare casa

Per valutare quanto costa una ristrutturazione il metodo migliore è affidarsi al computo metrico. Il computo metrico non è altro che un elenco analitico di tutti gli interventi che dovranno essere realizzati che utilizza come prezzi quelli del bollettino della camera di commercio. Il computo metrico viene redatto da un tecnico (un geometra o un architetto) sulla base del progetto della ristrutturazione, e permette, oltre ad avere una stima del valore delle opere, di avere un documento preciso da fornire alle ditte edili per poter formulare un preventivo. Come avrete capito prima di procedere con qualsiasi intervento edilizio e di ristrutturazione è opportuno rivolgersi ad un tecnico per far studiare il progetto e far sviluppare il computo metrico delle opere.

Costo ristrutturazione casa al mq

A seguito di una ricerca realizzata da Immobiliare.it e Prontopro è stato possibile definire i costi medi di ristrutturazione al mq a livello nazionale. La ricerca ha preso in esame un appartamento di 70 mq posto in una zona adiacente al centro città considerando interventi murari, interventi sull’impianto idraulico, interventi sull’impianto elettrico, rifacimento dei pavimenti, intonacatura e ritinteggiatura. Da come si potrà leggere dalla tabella sotto riportata la meno cara è Catanzaro, che ha un costo di ristrutturazione di 412 € / mq, mentre la città più cara è Roma, che ha un costo di ristrutturazione di 556 € / mq, seguita a ruota da Milano che ha un costo di ristrutturazione di 536 € / mq. Questo vuol dire che i costi di ristrutturazione di una casa di 100 mq a Milano si aggirano intorno ai 53.600 €, oltre gli oneri di legge ed il costo del tecnico.

CittàCosto ristrutturazioneCosto / Mq
Catanzaro28.850412
Palermo29.700424
Campobasso30.050429
Potenza30.500436
Napoli30.800440
Trieste30.950442
Cagliari31.350448
Ancona31.500450
Bari31.700453
Aosta32.000457
L’Aquila32.050458
Bologna33.050472
Torino33.300476
Perugia34.100487
Genova34.500493
Firenze34.600494
Venezia/Mestre35.050501
Trento35.850512
Milano37.500536
Roma38.900556

Incentivi ristrutturazione: come risparmiare sul costo di ristrutturazione casa

La Legge di Bilancio 2025 introduce modifiche significative alle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie, con l’obiettivo di incentivare gli interventi sulle abitazioni principali e promuovere l’efficienza energetica. Ecco le principali novità:

Detrazioni per Ristrutturazioni Edilizie:

  • Abitazioni Principali: Per le spese sostenute nel 2025 relative alla ristrutturazione della prima casa, è confermata una detrazione IRPEF del 50%, calcolata su un importo massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. Questa detrazione sarà ripartita in 10 rate annuali di pari importo.
  • Seconde Case: Per gli interventi su immobili diversi dall’abitazione principale, la detrazione scende al 36%, mantenendo il medesimo limite di spesa di 96.000 euro. Anche in questo caso, la ripartizione avviene in 10 quote annuali.

Detrazioni per Interventi di Efficienza Energetica (Ecobonus):

  • Abitazioni Principali: La detrazione per interventi di riqualificazione energetica sulla prima casa è fissata al 50% per le spese sostenute nel 2025.
  • Seconde Case: Per le seconde abitazioni, l’aliquota di detrazione è del 36% per le spese sostenute nel 2025.

Modalità di Pagamento:

Per beneficiare delle detrazioni, è necessario effettuare i pagamenti tramite bonifico bancario o postale, specificando nella causale i riferimenti normativi pertinenti, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o partita IVA del destinatario del pagamento.

Nota Bene:

Le aliquote e le condizioni sopra indicate sono valide per le spese sostenute nel 2025. A partire dal 2026, sono previste ulteriori riduzioni delle aliquote di detrazione sia per le ristrutturazioni edilizie che per gli interventi di efficienza energetica. Si consiglia pertanto di consultare le disposizioni normative aggiornate o di rivolgersi a un professionista per una consulenza specifica.

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