Ristrutturare una casa d’epoca

Ristrutturare una casa d’epoca
Le case d'epoca hanno sempre un fascino particolare e, se ristrutturate nel modo giusto, permettono di godere di un gran numero di vantaggi difficilmente ottenibili in un appartamento moderno.

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Le ampie camere e i soffitti alti sono gli elementi caratterizzanti dei palazzi e case d’epoca, anche se si possono trovare molte differenze a seconda dell’architettura e del periodo al quale risale l’appartamento. Infatti, nel termine di “casa d’epoca” rientrano un gran numero di edifici e appartamenti, differenti per area geografica, periodo di costruzione e destinazione d’uso. Per definizione, le case d’epoca sono esclusivamente quelle costruite per uso signorile. Tuttavia oggi anche molti vecchi casali, masserie e cascine sono considerate di ampio interesse storico e architettonico e soggetti a ristrutturazione per nuove destinazioni d’uso.

CARATTERISTICHE ARCHITETTONICHE PRINCIPALI DI UNA CASA D’EPOCA

I principali elementi che distinguono una costruzione d’epoca sono sicuramente i soffitti molto alti e le mura imponenti e spesse. I soffitti molto alti sono i primi elementi da prendere in considerazione quando si pensa di ristrutturare una casa antica. Essi, infatti, offrono la possibilità di realizzare dei soppalchi abitabili, da utilizzare come cameretta dei ragazzi, come studio o anche come salottino rialzato. La destinazione d’uso del soppalco in un appartamento è anche strettamente connessa alla sua posizione e alle caratteristiche e modalità di arredo della casa stessa. Il suo utilizzo, infatti, va valutato anche in rapporto alla luminosità, ossia alla possibilità di ricevere luce direttamente da una finestra o meno.

Un’altra peculiarità degli appartamenti d’epoca è lo spessore delle pareti. I muri antichi presentano infatti dimensioni molto più spesse rispetto alle sottili pareti moderne. Questo permette di avere un maggiore isolamento termico e acustico in ogni stanza. Allo stesso tempo, tuttavia, la presenza di mura così spesse può rappresentare uno svantaggio quando si devono effettuare piccoli interventi, come fori nelle pareti per il passaggio di un cavo elettrico o telefonici.

COSA VA SALVAGUARDATO E VALORIZZATO NELLA RISTRUTTURAZIONE DI UNA CASA ANTICA

Ristrutturare una casa d’epoca non è come ristrutturare una casa normale. Non significa solo abbattere i muri e riorganizzare gli interni secondo le proprie esigenze o il proprio gusto. Uno dei principali scopi di una ristrutturazione delle case d’epoca, infatti, riguarda una serie di operazioni tra cui in particolare il miglioramento del rendimento energetico dell’appartamento, l’ottimizzazione degli spazi, l’ammodernamento degli impianti e una maggiore praticità nell’organizzazione delle stanze.

Quando si ristruttura una villa d’epoca o un palazzo antico non è raro ritrovarsi con elementi strutturali come tramezzi di legno, affreschi alle pareti o pavimenti di pregio.

Per comprendere al meglio il valore di questi elementi e la possibilità di inserirli in un contesto più moderno, è necessario rivolgersi a un esperto, che saprà indicare se sia possibile e conveniente conservare tali elementi strutturali o artistici. In alcuni casi, per necessità di progetto, questi potrebbero essere spostati dalla posizione originaria per essere sfruttati al meglio in un’altra stanza. Sarà quindi compito del progettista saper trovare una soluzione in grado di soddisfare i gusti del proprietario dell’appartamento e, allo stesso tempo, di conservare elementi artistici e architettonici di valore.

GLI ELEMENTI DA TENERE IN CONSIDERAZIONE QUANDO SI RISTRUTTURA UNA CASA D’EPOCA

Come già sottolineato, ristrutturare una casa d’epoca significa saper coniugare le esigenze moderne con la struttura antica della casa stessa. Per prima cosa non si può pensare di acquistare un appartamento in una casa d’epoca o l’intero immobile senza effettuare una valutazione delle condizioni generali. Per quanto vi siano case d’epoca delle quali ci si innamora a prima vista, riuscire ad essere obiettivi sulle condizioni di partenza e quindi sul tipo di interventi da effettuare è di fondamentale importanza. In particolare, è bene controllare da subito una serie di elementi strutturali come il tetto e le pareti e le loro condizioni. Inoltre, bisogna fare una valutazione sulla presenza e le caratteristiche degli impianti che, quasi sicuramente, saranno da mettere a norma secondo le nuove normative. Infine, non bisogna dimenticare di valutare le condizioni dell’ambiente esterno, ossia del giardino o del cortile, quando presenti.

Il tetto di una casa d’epoca

Per poter valutare le condizioni del tetto è necessario poterlo visualizzare dall’alto o averne l’accesso. La visualizzazione dall’alto può essere effettuata tramite un drone, oggi molto semplice da procurare anche in affitto. Si potrà così osservare il suo stato di conservazione, la presenza di eventuali crepe o buche, tegole mancanti o altro. In alcuni casi può essere necessario procedere a controlli a minore distanza, ossia sul posto. Si potrà pertanto accedere al tetto tramite lucernari, che permettono di controllare sul posto l’effettiva presenza di problemi non solo relativi alle tegole e alla struttura, ma anche alle grondaie.

Le pareti di una casa d’epoca

Le pareti esterne sono un altro fondamentale elemento da prendere in considerazione quando si effettua il sopralluogo della casa. A seconda del tipo di parete possono verificarsi diverse tipologie di problemi legati alla resistenza del materiale alle intemperie e al tempo. Le pareti in muratura, ad esempio, sono molto resistenti ma possono presentare zone di debolezza strutturale dovute a crepe che possono rappresentare anche una zona di accesso per infiltrazioni d’acqua all’interno dell’appartamento.
Alcune ville d’epoca presentano pareti con rivestimento in legno: spesso questo tipo di rivestimento viene facilmente danneggiato con il passare del tempo, per cui può essere conveniente valutare una differente tipologia di copertura nel momento in cui si procede con il restauro.

Gli impianti di una casa d’epoca

Il problema degli impianti è forse quello di maggiore peso quando si procede alla ristrutturazione di un appartamento d’epoca. Infatti, anche se per ipotesi gli impianti elettrici, del gas, idrico e la rete fognaria fossero regolarmente allacciati e funzionanti, sicuramente sarebbe necessario procedere con degli adeguamenti di legge. Pertanto, l’ammodernamento degli impianti va sempre preso in considerazione nel momento in cui si sceglie di acquistare una casa antica.
Inolte, soprattutto per quanto riguarda gli impianti idrico e fognario bisogna spesso prevedere una vera e propria rivoluzione per il bagno, oggi considerato una camera fondamentale, ariosa e spaziosa da valorizzare con un arredo e ceramiche pratiche e moderne.

Il giardino e l’ambiente circostante di una casa d’epoca

La maggior parte delle case d’epoca è caratterizzata da un cortile interno o un giardino. La valutazione di questi ambienti è importante proprio quanto quella delle mura, del tetto e dello spazio interno. Nel caso di giardino, andranno valutate le diverse piante presenti, controllandone lo stato di salute o la necessità di potatura. La presenza di alberi o piante da potare e manutenere, le modalità e possibilità di pulizia regolare del prato, la presenza e le condizioni di vialetti o muri di contenimento e la possibilità di realizzare un’area parcheggio per la propria auto sono tutti aspetti da prendere in considerazione.

QUANTO COSTA RISTRUTTURARE UNA CASA ANTICA?

Le spese per la ristrutturazione di una casa antica possono essere molto varie a seconda di un gran numero di parametri. Per prima cosa, bisognerà infatti valutare le dimensioni della casa, il suo stato e il tipo di interventi che si intende effettuare. Naturalmente, oltre ai costi dei materiali per la ristrutturazione di mura, pareti, pavimenti, impianti e degli elementi d’arredo vi sono poi una serie di spese ulteriori. In primis, i costi per l’architetto e per il progetto, poi quelli relative alle pratiche burocratiche. Oltre alle spese vanno poi considerati i tempi, visto che in molti casi è necessario ricevere permessi speciali per poter intervenire con modifiche estetiche e strutturali sia internamente che esternamente ai palazzi d’epoca. È quindi impossibile dare un’indicazione precisa a priori perchè ci sono diversi fattori che entrano in gioco. Se volete approfondire l’argomento in questo articolo abbiamo parlato di quanto costa ristrutturare casa.

QUALI SONO LE NORMATIVE DA RISPETTARE PER RISTRUTTURARE UNA CASA D’EPOCA?

Quando si parla di case d’epoca le normative possono essere differenti a seconda che la casa sia considerata o meno un bene architettonico o culturale. Alcune ville di particolare pregio storico, infatti, sono sotto la protezione del Ministero dei Beni Culturali e non possono essere modificate esternamente o internamente se non seguendo particolari e rigide regole che permettono alla casa di mantenere le caratteristiche originarie, soprattutto per quanto riguarda la facciata esterna. Inoltre, durante i lavori è necessario porre attenzione alla presenza di manufatti, affreschi o altri elementi artistici di valore storico che vanno denunciati. Per sapere se la propria casa d’epoca presenta anche valore storico sarà necessario richiedere informazioni al proprio comune di residenza, che potrà informare il proprietario anche sull’eventuale presenza di fondi regionali per la valorizzazione di ville di valore storico e architettonico.

DOVE SI POSSONO TROVARE LE PIÙ BELLE CASE ANTICHE RISTRUTTURATE?

L’Italia è un paese ricco di storia per cui poter identificare una zona specifica in cui è possibile trovare case antiche di pregio è molto difficile. Naturalmente esistono alcune aree in cui la bellezza dei palazzi storici o di casali di campagna ristrutturati è ben nota: Milano, Napoli, Roma, le campagne della Toscana o dell’Emilia e alcuni palazzi antichi delle principali città siciliane. Si tratta di ville, case, masserie, cascine e altri immobili che permettono di ammirare in tutto il loro splendore la grandiosità degli architetti del passato.

IN COSA POSSONO ESSERE TRASFORMATE LE CASE D’EPOCA?

Molti appartamenti antichi sono abitati dai discendenti delle famiglie aristocratiche che le avevano acquistate o fatte costruire. Tuttavia, esiste un gran numero di ville di città o casali di campagna che sono stati completamente ristrutturati e destinati a scopi diversi rispetto a quelli di origine. Pertanto, molte delle più belle ville delle grandi città o dei borghi di campagna oggi sono ristoranti dedicati ai grandi eventi oppure hotel di raffinata bellezza. Nel caso di cascine e masserie si è invece sempre più spesso assistito a una trasformazione in bed and breakfast, agriturismi, SPA e altro tipo di strutture ricettive dove potersi dedicare al proprio relax.

ALCUNI ESEMPI DI CASE ANTICHE RISTRUTTURATE DA NOI

Durante i nostri oltre 30 anni di attività ci siamo occupati di numerose ristrutturazioni di case d’epoca a Milano, in provincia di Monza e Brianza, e a Roma. In tutti questi interventi di ristrutturazione abbiamo cercato di mantenere e valorizzare il carattere storico dell’immobile preservando ed esaltando gli elementi architettonici originari.

Il tutto interfacciandoci con gli enti preposti (Comuni, Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio, Etc..) nel pieno rispetto delle leggi e delle normative, optando talvolta per il cambio di destinazione d’uso.
Ecco alcuni esempi di case antiche ristrutturate da noi.

RISTRUTTURAZIONE VILLA GERNETTO LESMO

RISTRUTTURAZIONE VILLA BELVEDERE LESMO

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